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Mia moglie Martina ha tre amici - parte I, Hakim


di pato3
26.01.2017    |    23.333    |    6 9.0
"Spero che ci resti ancora parecchio perché un cazzo così… Davide è entrato da poco tra le gambe di mia moglie, qualche mese..."
Ogni donna merita di essere amata alla follia. Ogni donna, anche mentre ha un cazzo tra le mani, merita di essere stretta forte in un caldo abbraccio. I suoi seni meritano di essere tenuti dolcemente e baciati con passione, come se nessun altro li avesse mai baciati prima. Ogni donna merita un uomo che la prenda da dietro, le cinga la vita e le baci il collo sussurrandole parole d’amore.

Io amo talmente tanto la mia donna che le faccio avere questo amore da più di un uomo.

Per la precisione, sono tre gli uomini che mi aiutano ad amare Martina: Mauro, Hakim e Davide. Non tutti e tre contemporaneamente, purtroppo. I tre non si conoscono e non sanno di non essere gli unici nel cuore di mia moglie.

Mauro è un mio amico storico. Ci conosciamo da sempre e si scopa mia moglie da prima che diventasse mia moglie. Eravamo ancora fidanzati allora, e Mauro aveva degli addominali che sembravano scolpiti nel marmo. Oggi non è più così ma è ancora un bel toro per la mia Martina. E poi la complicità che si è creata non è assolutamente sostituibile.

Hakim è un ragazzo marocchino, di dieci anni più giovane di noi (ne ha 21, mentre noi 31). È entrato nella nostra vita da un paio di anni. Aiutava mio nonno a fare dei lavori in giardino. Siamo diventati amici e poi è entrato nel nostro letto. Spero che ci resti ancora parecchio perché un cazzo così…

Davide è entrato da poco tra le gambe di mia moglie, qualche mese. Ma da subito ho notato una strana complicità tra lui e Martina. Lui è uno studente all’università, ultimo anno. Ha conosciuto Martina lì, perché lei fa da assistente ad una professoressa (fosse stato un uomo forse sarebbe anche lui un amico di letto). La loro storia è particolare, spesso fanno sesso da soli, perché pare che lui si trovi a disagio con me nella stanza. Questo un po’ mi disturba, ma non sono geloso.

Dove trova il tempo mia moglie per avere tre amanti? Un po’ di buona organizzazione permette di far tutto. Hakim viene a casa nostra una volta a settimana (salvo esigenze speciali sia di lui che di lei). Mauro è praticamente fisso da noi, quando finisce di lavorare viene a prendersi un caffè e molto spesso ci scappa la scopata, niente di organizzato, molto spontaneo. Con Davide, invece, la cosa è meno regolare. Lui studia, fa sport, ogni tanto vede qualche ragazza, per cui lasciamo che sia lui a contattarci quando è libero. Mediamente dopo due settimane inizia a reclamare la sua dose di Martina.

Ma adesso, prima che vi racconti le sue avventure, mi sembra il caso di descrivervi la mia Martina. Capelli castani, mossi. Occhi dello stesso colore, con due ciglia da coniglietta. Nasino all’insù. Il seno? La prima cosa che guardano, la prima cosa che toccano. Terza abbondante. Stupenda. Un fisico abbastanza sportivo, con un filo di pancetta (ultimamente) che si vede solamente quando sta seduta.

E ora passiamo alle cose bollenti. Vi voglio raccontare di Martina e Hakim. Personalmente è quello con cui preferisco farla scopare. È muscoloso, ha il cazzo più grosso di tutti e poi il resto lo capirete.

Il giovedì pomeriggio è il momento di Hakim. Mia moglie è libera e io finisco di lavorare alle 4. Passo a prenderlo e lo porto a casa. Raramente lo trovo già a casa mia. Quasi mai inizia senza di me. Quando arriviamo a casa mia moglie ci aspetta o tutta nuda, ogni tanto vicino alla finestra, per essere guardata, oppure vestita con un caftano marocchino, regalato dal nostro amico, e un velo sulla testa, perché a lui ricorda il suo paese.

Naturalmente non succede tutte le volte la stessa cosa. Quella che vi racconto è una scopata tipo.

Appena arriviamo si spoglia, qualche volta tiene soltanto il velo. Ci fa uno striptease mentre ancora non abbiamo chiuso la porta. E poi ci dà le spalle e scappa verso il letto. La raggiungiamo lì e la troviamo a pecorina. Con le gambe chiuse e il culo più in alto che può. Appena entriamo le apre un po’ e si inizia a vedere il pelo nero e curato.

Hakim si toglie i pantaloni, non mette mai le mutande quando viene da noi e si mette subito a letto. Martina gli toglie tutto il resto e mentre gli tocca i muscoli inizia a prenderlo in bocca. Ancora moscio eppure già enorme. Una grossa salsiccia, di almeno 20 centimetri. Intanto, io tiro fuori la mia, che non è assolutamente paragonabile.

Vado dietro mia moglie e inizio a leccarle la figa. Voglio leccarla prima che prenda il cazzo. Ce l’ho già duro e vorrei scoparla, ma Hakim vuole entrare prima di me, pertanto, per senso di ospitalità, mi tengo fuori. Dopo un bel pompino di benvenuto da parte di Martina, il cazzo di Hakim è un bastone marroncino, pronto per essere usato. Allora lei si mette sopra di lui. Mi prende una mano e se la mette sul seno. Di solito sui suoi seni incontro le mani di Hakim. Sei mani e due tette meravigliose. Quelle di Martina anticipano quello che succederà tra i nostri corpi. Toccano le mie mani, poi le sue, poi ancora le mie. Ci invita a stringere. Mi vuole vicino a sé, la stringo mentre lei si sistema il cazzo tra le labbra della fica. Dopodiché lui entra piano. Lei geme e io la abbraccio forte. “Baciami”, e le bacio il collo.

Gode. La Martina razionale, umana, sembra assente, resta solo l’animale. Sente solo il cazzo e le mani su di sé. Poi, quando è il momento di spingersi il cazzo dentro, e muoversi più velocemente, torna umana, mi guarda, mi dà un bacio con la lingua e io mi allontano un po’, per lasciarli sfogare. Mi metto di fianco nel letto e mi faccio una sega.

Appena se ne accorge, Martina mi concede la sua mano. Hakim continua a martellare. Nel momento in cui è tutto dentro, lei chiude gli occhi e sembra svenire, poi recupera il respiro e urla. È il momento in cui il cazzo sta uscendo e si prepara già a spingere di nuovo. E ancora, e ancora così.

Ad Hakim piace stare sotto, perché in quel modo mentre scopa può guardare le tette di mia moglie mentre rimbalzano perfettamente. Dopo un po’, però, Hakim e mia moglie hanno bisogno di farlo a pecora. Il modo più animalesco se ci pensiamo bene. Quindi, il modo più bello. Finalmente, quando lui la mette a pecora, posso almeno godermi un bel pompino. Ma solo per poco, mia moglie vuole che io giochi col suo clitoride. Allora mi precipito sotto di lei. Mi avvicino ai genitali infuocati di entrambi e, mentre Martina me lo prende di nuovo in bocca, comincio a fare quello che so fare meglio: sgrillettarla.

E adesso vi spiego perché con Hakim mi diverto di più.

Quando sono lì, che guardo da vicino quel cazzo fare dentro e fuori nella figa di Martina, quelle palle grosse sbattere a pochi centimetri dalla mia fronte, non resisto. Le bacio, le lecco, le prendo in bocca. Con Mauro non potrei mai farlo e con Davide non c’è ancora la confidenza giusta per capire quanto è aperto.

Ovviamente dopo avergli preso le palle in bocca non posso esimermi dal prendergli anche il cazzo. Il cazzo è cazzo, ma il sapore che ha, avvolto nel suo preservativo, è ancora quello della figa. Non lo sfilo perché ancora deve giocare dentro di lei, ma lo voglio sentire duro in bocca.

Io, col cazzo di Hakim in bocca e col mio cazzo nella bocca di Martina, mi sento quasi sul punto di venire. Faccio sfondare ancora il piacere di mia moglie. Ritorno a concentrarmi sul suo clitoride. Lei me lo succhia tutto, fino alle palle. Lei viene. Lecco tutto, tutto quello che c’è da leccare. Mia moglie è esausta, tiene la mia cappella tra le labbra e mi sega alla velocità della luce. Le inondo la bocca. Ci alziamo. C’è ancora un ragazzone da far venire. Io mi siedo con le spalle contro la testiera del letto. Apro le gambe e Martina si siede adagiandosi su di me. La abbraccio ancora cingendola sotto i seni. Quei seni così belli su cui immediatamente si lancia anche Hakim. Ci mette il cazzo in mezzo. Martina con grande attenzione usa le mani e le tette per strofinare bene quel cazzo. Lo prende anche in bocca. Facciamo a turno. Ma quando Hakim sa che sta per venire vuole stare lì, tra le tette. Con le mani si aggrappa alla testiera. Spinge per scopare bene le tette di Martina e quando viene bagna sia me che lei.

Ringrazio mio nonno per aver assunto “il marocchino”. Come scopa lui, quasi nessuno.
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